Storia dei Marchesi di San Leonardo

Storia dei Marchesi di San Leonardo (o Marchesi Carrozza)

a cura di Mariangela Puglisi

Storia dei Marchesi di San Leonardo

Marchese di San Leonardo

tratto dal libro “della SICILIA NOBILE”
Opera di Francesco M. Emanuele e Gaetani. Stamperia de’ Santi Apostoli in Piazza Vigliena. Palermo MDCCLIX

“Nel punto istesso però che dovea raccogliere i frutti dalle sue benemerenze, eccitato fieramente dall’emulazione dell’Almirante Francesco Carroz suo gran nemico, obbligato videsi lasciare il servigio di esso Rè Don Giaime, e passare in Sicilia a farsi fortuna col nostro Rè Federigo Secondo d’Aragona nell’anno 1326, come sopra notai, lasciando interamente i suoi ampi Stati d’Aragona ai suoi consanguinei, e in eredità perpetua de’ loro descendenti, come in conferma di tal passaggio molto a proposito lasciò iscritto Pirri Chrion. Regum fog. 68 “Raymundus Magnus Admiratus Aragonie ex regia stirpe primus in Siciliam venit”.

E perchè era egli stretto parente di esso Rè Federigo, sicome dissi, pel quarto reale d’Aragona, trovò quivi facilissimi i favori della Corte, essendo stato promosso all’istante all’eccelso posto di suo Cameriere Maggiore* (*una sorta di Ministro della Difesa e degli Interni dell’epoca). Lo servì parimente colla carica di Almirante Generale delle sue forze marittime, e narrasi, ch’essendo di ritorno con sedici Galere dall’impresa contro i Genovesi, fece con esse la memorabile azione di liberare la Città di Palermo assediata nell’anno 1335 dall’armi del Rè Roberto di Napoli, guidate allora dal Conte di Modica Giovanni Chiaramonte, come per rapporto all’attestato di Fazellodec.

2 lib.9cap.3.fog.78 “Ad Panormitana demum littora venientes, cum ibi fexdecim Catalanorum triremes, quibus Raymundus Peralta procerat offendisent, seu metu perculsi, seu belli taedio affecti, Panormitanis agris intactis, Neapolim ad Robertum redierunt”.

tratto dal libro ” La Storia dei Feudi e dei Titoli Nobiliari di Sicilia” dalla loro origine ai nostri giorni(1925).
Avv. Francesco San Martino de Spucches. Editore: Scuola Tip. “Boccone del Povero” 1931 Volume Settimo Quadro 939.

Storia dei Marchesi di San Leonardo

Questo titolo di San Leonardo Palmeri fu concesso, da Filippo IV a Francesco de Silva, con Privilegio dato a Madrid il 1 Agosto 1652, esecutoriato nel Regno a 29 Agosto 1654 (Cons. di Reg. Mercedes). Nacque da Francesco Silva Alarcon e da Bianca Silva. Sposo’ Girolama Sarzana Berturotto. Fu Governatore del Monte di Pieta’ di Palermo nel 1665-66. Mori’ nel 1667. La Marchesa mori’ nel 1677. Il testamento di lei fu pubblicato da Not. Giuseppe Cofora e di Giogio, di Palermo, il 1 Giugno 1677.

Emanuele de Silva s’investi’ del titolo di Marchese di San Leonardo Palmeri, a 25 Settembre 1658, per la morte di Francesco, suo padre e suo erede particolare, per testamento celebrato agli atti di Not. Pietro Giovanni Antonio Pontifici da Palermo li 30 Agosto 1557 (Prot. del Regno, XII Indiz., foglio 65).

Si reinvesti’, a 16 Settembre 1666, per il passaggio della Corona (R. Canc., V Indiz., foglio 459). Sposo’ Isabella Vanni e Termine di Raffaello, primo Marchese di Roccabianca e di Eleonora Termine Bologna (Birribaida) (Dotali in Not. Mariano Scoferio di Palermo li 16 Giugno 1653). Fu Governatore del Monte di Pieta’ di Palermo nel 1675-76. Non ebbero figli.

La Marchesa s’aggiudico’ l’eredita’ del marito per i suoi crediti dotali e cio’ avanti la Corte Pretoriana di Palermo, li 7 Aprile 1693, fra cui il presente titolo. Non prese investitura.

Emanuele Vanni Giancardo s’investi’ del titolo suddetto, a 10 Novembre 1715, come donatario d’Isabella suddetta, sua pro zia (R.Canc., IX Indiz., foglio 13). Nacque da Orazio Vanni Bellacera. Quale Orazio fu figlio di Placido Vanni Termine, fratello di detta Isabella. La donazione si legge agli atti di Not. Nicolo’ Maranto di Palermo, li 8 Maggio 1706, che poi sono pure i dotali che detto Emanuele firmo’ con Vittoria Lapis e Sarzana. Fu Governatore del Monte di Pieta’ di Palermo nel 1720-21-25-26-29. Mori’ nel 1729.

Placido Vanni Giancardo s’investi’, a 7 Settembre 1629, per la morte, senza figli, di Emanuele suddetto, suo fratello (R.Canc., VIII Indiz., foglio 14, libro II). Sposo’ in prime nozze Zenobia Lapis Sortino ed in seconde nozze Giovanna Marino di Girolamo e Ginevra Marino.

Orazio Vanni Lapis prese investitura di questo titolo, a 29 Luglio 1752, per la morte di Placido suddetto, suo padre (Officio di Prot., Proc. Inv., 1752). Sposo’ Onofria La Torre e Scoma di Orazio, Principe della Torre, e di Dorotea Scoma Benso (Dotali in Not. Antonio Bruno di Palermo li 11 Febbraio 1747). Fu Ospedaliere degli Incurabili di Palermo con nomina 17 Agosto 1774.
Giuseppe Vanni La Torre pre investitura, a 25 Febbraro 1759, per refuta fattagli da Orazio suddetto, suo padre (Officio di Proton., Proc. Inv., 1759).

Giovanni Carrozza s’investi’ del titolo di Marchese di San Leonardo, a 25 Settembre 1769, come dichiaratario di Giuseppe Carrozza, agli atti di Not. Bartolomeo Marchese di Palermo li 25 Luglio 1769; quale Giuseppe l’avea acquistato, pro persona nominanda, con verbo regio da potere di Giuseppe Vanni La Torre, agli atti di detto Not. Marchese li 22 Luglio 1769 (Cons., Vol. 1172, foglio 120). Nacque da Francesco Carrozza e da Sicilia Cazzaniti. Fu Dottore in legge, Nobile di Messina. Sposo’ Carmela Mares. Fu Senatore di Messina nel 1759-60, 1763-64, 1771-72,e Rettore Nobile degli Spersi nel 1770-71; era Signore della R. Portulania della Citta’ di Siracusa da lui acquistata 1756.

Da questo matrimonio nacque il figlio primogenito Francesco Saverio Carrozza Mares. Sposo’ Pellinetta Pallavicino e de Franchi, genovese, figlia d’Innocenzo e di Maria Maddalena de Franchis. Premori’ al padre. Mori’ in Messina, li 11 Febbraio 1789, come risulta da fede rilasciata dalla Parrocchia di S.Antonio Abate.

Giovanni Carrozza Pallavicino s’investi’,a 24 Novembre 1791, quale nipote ed erede universale di Giovanni Carrozza, suo paterno avo, in virtu’ di testamento pubblicato da Not. Antonio De Cola di Messina li 11 Ottobre 1789 (Conserv., Vol. 1180, foglio 15 retro). Sposo’ in prime nozze Eloisa Pallavicino di Giovanni Andrea da Genova. I loro dotali furono firmati a Genova in carta privata, li 7 Giugno 1796, e depositati in Not. Francesco Talamo di Napoli li 25 Ottobre 1796. Sposo’ in seconde nozze, di anni 57, Concetta Lo Monaco nata a Milazzo, di anni 29, figlia di Francesco e di Rosaria Passalacqua; e cio’ nel Comune di Pagliara a 25 Novembre 1831. Fu Confrate della Compagnia della Pace, dei Bianchi di Messina nel 1797. Senatore della Citta’ di Messina nel 1809. E’ l’ultimo investito e riconosciuto. Mori’ a Pagliara li 25 Maggio 1842 di anni 76.

Giovanni Carrozza Lo Monaco successe come figlio primogenito alla morte di Giovanni, suo padre. Nacque a Messina (Arcivescovado) li 26 Agosto 1838. Sposo’ Fanny Patania, figlia di Giovanni Patania Gioeni e di Domenica Laquidara da Messina, e cio’ a Giardini a 1 Settembre 1861. Mori’ a Milazzo addi’ 25 Luglio 1911.
Giulio Carrozza Patania successe, come primogenito, alla morte di Giovanni suddetto. Nacque a Roccalumera li 19 Febbraro 1870. Sposo’ Giulia Giorgianni da Messina, figlia di Salvatore, negoziante di Messina e di Michela Pulego. Il matrimonio fu celebrato a Roccalumera li 8 Novembre 1896. Morì a Messina il 21 Agosto 1919 di anni 49.

tratto dal libro ” Famiglie Nobili Siciliane
Francesco Palazzolo Drago B&B 1997 Valprint S.p.A. Brugherio (MI).
Arma: d’azzurro, alla carrozza adue cavalli, d’oro, passante sul terreno al naturale, con un sole raggiante, d’oro, al cantone sinistro dello scudo. – Alias: partito: nel primo come sopra (Carrozza); nel secondo cinque punti d’oro, equipollenti a quattro d’azzurro, col capo d’argento caricata dello steccato scorciato di nero (Pallavicino di Genova) . Lo scudo accollato all’aquila bicipite spiegata di nero, membrata, imbeccata e coronata all’antica, il tutto d’oro.

Iscritta nel Libro d’Oro della Nobilta’ Italiana; successibilta’ siciliana (la figlia femmina succede al titolo, quando il possessore di esso non ha figli maschi).

I Marchesi di San Leonardo nel ‘900: la discendente Paola Ruggeri Carrozza sposa Ugo Bensaja, Prefetto di Messina, i cui antenati, sostenitori dell’Unità d’Italia ad opera dei Savoia, sono strettamente connessi con la conquista della Sicilia Orientale ad opera dell’esercito di Giuseppe Garibaldi.

Ugo e Paola si sposano ed hanno tre figli, Enzo, Anna e Luisa; Enzo sposa Tullia Musolino, discendente dei Principi di Catalogna, ed hanno due figli, Vera e Fabio Bensaja.

 

Altri riferimenti:

http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/mango/carraffa.htm

https://es.wikipedia.org/wiki/Marquesado_de_San_Leonardo_de_Palmeri